Domanda:

Dott. Luigi Schiavo,
le scrivo per chiederle consigli alimentari per il mio ragazzo.

Il mio ragazzo ha 34 anni, pesa 102 chilogrammi, è alto 180 cm, di corporatura robusta (giocava a Rugby), non fa uso di droghe, non fuma. Ha livelli di bilirubina superiori a 2 costituzionalmente, gli è stata diagnosticata la sindrome di Gilbert.

Dalle ultime analisi del sangue ha i livelli di trasaminasi più alti di 5 punti rispetto al massimo. Ha da subito sospeso l’assunzione di alcolici (l’unica bibita alcolica di cui fa uso è qualche bicchiere di vino rosso ai pasti). Io gli ho consigliato una dieta priva di grassi, fritti, cioccolata, uova, carni rosse, caffè.

Quale potrebbe essere un percorso alimentare per aiutarlo, senza troppi sacrifici, a far tornare gli enzimi epatici nella norma? Può condire le verdure con aceto? Dopo quanto tempo è giusto ripetere le analisi del sangue?

La ringrazio per la gentile attenzione.
PS:(gli antigeni per le epatiti e HIV sono negativi)
A.R.

Risposta:

Carissima lettrice,

per quanto riguarda la Sindrome di Gilbert è, come sicuramente le avranno già detto, una condizione che non necessita di alcuna cura farmacologica e/o trattamento medico di alcun tipo. Sono solo da evitare digiuni ed attività fisica particolarmente stressanti per l’organismo in quanto rappresentano i fattori che maggiormente determinano un aumento dei livelli di bilirubina.

Per quanto riguarda invece il discorso transaminasi, non mi preoccuperei più di tanto di una variazione di soli 5 punti a carico di GOT o di GPT in quanto un regime alimentare ipocalorico (in quanto penso che qualche chiletto il suo ragazzo lo debba perdere) che veda limitati i grassi saturi (es, carne rossa e formaggi), le fritture, gli alcolici a favore dei grassi insaturi (es. pesce azzurro), della frutta, della verdura (condita con limone), dei legumi abbinati con cereali, riporterà certamente i valori nella norma. Io le consiglierei di ripetere le analisi almeno raggiunti i 95 Kg.

Serena giornata
Dott. Luigi Schiavo, Caserta