Domanda:
Buonasera, mi chiamo Nicole, ho 22 anni e sono una studentessa universitaria; oltre a ciò, frequento anche una scuola serale 4 giorni su 5. Non abito a Milano, sebbene entrambe le scuole lo siano, e questo mi crea dei problemi con i pasti: non mangio quasi mai a casa (durante la settimana solo ad un pranzo e ad una cena) e non mi fido di nessuna mensa/bar per mangiare per cui mi porto le cose da casa.
L’anno scorso è stato un anno pesante tra panini e schifezze, non ho seguito il mio proposito di una dieta equilibrata. Quest’anno invece vorrei cercare di mantenere un’alimentazione equilibrata nonostante la mia vita non lo sia molto…e vorrei dei consigli in merito.
In particolare, l’anno scorso seguivo questo schema:
- Colazione: fette biscottate o biscotti, yogurt, tè o tisana
- Spuntino mattutino: un frutto
- Pranzo: un’insalatona con tonno o uova sode o bresaola (sono anemica, tra le altre cose), petto di pollo o tacchino + un frutto
- Merenda: un frutto + uno yogurt oppure uno yogurt + qualche biscotto
- Cena: un panino con bresaola o prosciutto o pollo o tacchino + un frutto
Il problema è che, a questo schema si aggiungeva, la sera quando tornavo da scuola, un pacchetto di biscotti con la camomilla e/o un altro frutto. A volte mi capitava che un pacchetto di biscotti diventassero due, e l’alimentazione diventava una specie di sfogo per le frustrazioni della giornata.
Cosa dovrei fare? Mantenere uno spuntino “notturno”, ma contenuto, o modificare qualcosa nella mia alimentazione? (Per esempio: non fare lo spuntino del pomeriggio e spostarlo alla sera).
La ringrazio molto per l’attenzione
Cordiali saluti,
Nicole
Risposta:
Carissima Nicole,
come lei stessa descrive il problema non è quanto e cosa mangia durante i pasti principlai ma quelle calorie che aggiunge per gratificare il suo cervello dopo una giornata pesante. Sono quelle calorie che danno fastidio soprattutto perchè vengono introdotte la sera; infatti la cena serale dovrebbe essere molto leggera in quanto deve preparare il corpo al riposo notturno e non ad una maratona.
Serena giornata
Dott. Luigi Schiavo