Domanda:

Buongiorno,

sono un ricercatore e la mia attività lavorativa è soprattutto sedentaria (mediamente rimango alla scrivania per circa 7 ore al giorno). Faccio attività sportiva intensa (calcetto) una volta a settimana ed il fine settimana cerco di fare camminate o muovermi in bicicletta.

Da molto tempo ho problemi di digestione notturna. Spesso durante la notte “sento” lo stomaco rumoreggiare e al risveglio mattutino ho la sensazione di aver mal digerito. Ho fatto una visita gastroenterologia che non ha evidenziato nulla di allarmante, solo un’ernia iatale molto lieve (test per celiachia negativo). Nel passato ho avuto problemi di colite e immagino che il disturbo di cui soffro possa esserne un’evoluzione (ho 40 anni).

La mia alimentazione è sostanzialmente la seguente:

  • A colazione latte senza lattosio (per precauzione, tra l’altro il gusto non mi dispiace) e caffè con il miele, 2/3 fette biscottate integrali con burro e marmellata, 1/2 biscotti
  • A metà mattinata un pacchetto di creker (solo alcuni giorni)
  • A pranzo (tra le 12:00 e le 13:30) un primo o un panino con un succo di frutta al mirtillo ed una frutta
  • Il pomeriggio un caffè o un tè ma solo alcuni giorni
  • A cena (di solito tra le 20:30 e le 21:00) un secondo con contorno (di solito insalata) con una frutta
  • In generale tendo a bere poco, almeno d’inverno.

Dal punto di vista comportamentale credo di dover migliorare alcuni aspetti legati al fatto che a pranzo tendo a mangiare velocemente e la sera mi metto a tavola con un forte appetito (forse mangio un po’ tardi rispetto alle mie esigenze fisiologiche e troppo vicino all’orario in cui vado a dormire) .

Vi scrivo per conoscere un vostro parere e soprattutto avere un consiglio sull’alimentazione.
Ringrazio per l’attenzione e saluto molto cordialmente,
Roberto da Roma

Risposta:

Carissimo Roberto,

non vedo particolari errori nell’alimentazione che mi descrive e le difficoltà digestive potrebbero essere la spia di una problematica psico-nutrizionale. Molti miei assistiti infatti riferiscono problematiche simili alla sua e in una percentuale significativa di essi la causa risiede nello stress. Purtroppo da questa sede telematica e senza avere alcun riferimento antropometrico (peso, altezza, composizione corporea in termini di massa grassa e magra) di più non posso dirle ma credo che con qualche piccolo accorgimento qualitativo del suo stile alimentare, la sintomatologia potrebbe migliorare.

Serena giornata
Dott. Luigi Schiavo