Domanda:

Buongiorno, da pochi mesi ho subìto un intervento di resezione del sigma a seguito di “diverticolite perforata”, ma sono rimasti altri diverticoli. Mi hanno consigliato di seguire una dieta ricca di acqua di fibre insolubili e cereali integrali per ritrovare i giusti equilibri.
La mia domanda è: quale alimentazione seguire?

GRAZIE e cordiali saluti
Renato

Risposta:

Carissimo Renato

I diverticoli sono delle estroflessioni sacciformi, ovvero delle erniazioni degli strati che compongono la parete intestinale a qualsiasi livello (esofago, duodeno, digiuno, ileo e vescica), con localizzazione elettiva a carico del colon e soprattutto del sigma. I diverticoli possono essere isolati o, più comunemente, numerosi e di diametro variabile. Con il termine diverticolosi ci si riferisce agli aspetti anatomici, ovvero alla presenza di diverticoli del colon. Per malattia diverticolare si intendono gli aspetti clinici, ossia la sintomatologia correlata alla presenza dei diverticoli. La diverticolite è una complicanza infiammatoria della diverticolosi.

Una delle cause principali dei diverticoli è una eccessiva pressione all’interno dell’intestino, causata da feci troppo secche e dure provocate da stipsi. Circa il 75-80% dei soggetti con diverticolosi rimangono asintomatici tutta la vita e spesso la diagnosi avviene casualmente. In tutti gli altri casi il paziente presenta disordini della motilità intestinale.

Tra le complicanze troviamo:

  1. Diverticolite: è una delle complicanze della diverticolosi e rappresenta un’infiammazione generalizzata della mucosa. Sintomi tipici sono: dolori addominali, febbre, disturbi gastrointestinali.
  2. Emorragie

Ecco alcune regole di carattere igienico sanitario che potranno alleviare questa fastidiosa patologia:

  • evitare la vita sedentaria;
  • fare una prima colazione abbondante;
  • consumare pasti regolari e non saltarli per nessun motivo;
  • andare in bagno regolarmente, a orari fissi (non rimandare!);
  • masticare bene e a lungo;
  • se necessario integrare l’alimentazione con fibre, come polvere di semi di lino o di psyllio;
  • bere molto, almeno 1,5-2 litri di liquidi nella giornata, anche fuori pasto (tè, acqua, orzo, tisane, decotto d’orzo, spremute, centrifugati di frutta e verdura);
  • assumere a cicli regolari fermenti lattici;
  • in caso di meteorismo non interrompere la dieta. Il problema si risolve in pochi giorni (eventualmente assumere carbone vegetale, tisane di semi di finocchio);
  • moderare il consumo di carne;
  • assumere, se tollerato, lo yogurt;
  • consumare cereali integrali (pane ben cotto o raffermo, pasta, orzo, riso, biscotti, grissini, fette biscottate), fiocchi d’avena, orzo, fiocchi di cereali;
  • consumare, aumentando gradualmente la quantità: verdura soprattutto carote, pomodori pelati e senza semi, scarola, sedano, cuori di carciofo, finocchi, spinaci, catalogna, funghi, punte di asparagi; frutta privilegiando mele, pere, arance, mele cotogne, albicocche fresche e secche;
  • consumare (valutandone la tollerabilità) cavolo, cavolfiore, broccoli, cavoletti di Bruxelles, legumi, prugne secche e fresche, uva (eliminando i semi);
  • si consiglia di asportare i semi e di evitare le varietà di frutta e verdura per le quali non è possibile allontanare le parti di fibra compatta: fichi, fragole, lamponi, ribes, more, kiwi, melograno, fagiolini, semi di girasole, nocciole e mandorle. In tal modo si vuole evitare che i semi o parti non ben frantumate con la masticazione rimangano intrappolate nei diverticoli infiammandoli;
  • evitare cioccolato, cibi piccanti, spezie (pepe, peperoncino, paprika), salse piccanti, bevande gassate, alcolici, vino, fritti, alcuni tipi di formaggi (gorgonzola, pecorino, provolone, Roquefort);
  • metodi di cottura consigliati: lessato, al vapore, al forno, alla griglia.

Durante le fasi acute (diverticolite) con dolori addominali diffusi e disturbi gastrointestinali sospendere la dieta ricca di fibre per alcuni giorni fino alla scomparsa dei sintomi e comporre il pasto con i seguenti alimenti:

  • pane bianco raffermo o tostato, grissini, crackers, fette biscottate, biscotti secchi;
  • pasta, riso, semolino (all’olio o burro crudo);
  • uova, carne, pesce, prosciutto cotto o crudo, bresaola, formaggi (in caso di diarrea o meteorismo preferire parmigiano e groviera);
  • patate e carote lessate;
  • spremute filtrate o succhi al naturale;
  • centrifugati di verdura e frutta;
  • latte e yogurt (se tollerati);
  • acqua minerale naturale, tè orzo, tisane.

Distinti saluti
Dott. Luigi Schiavo, Caserta