Domanda:
Salve,
mia figlia di 4 anni è allergica dalla nascita al latte vaccino e derivati. Assume latte di soia integrato di calcio, in piccole quantità, e un integratore di calcio derivante da una conchiglia marina. Volevo sapere se le può essere utile, per fissare il poco calcio assunto, un integratore di vitamina D e, se si, in quali quantità è giusto assumerlo.
Grazie
Barbara
Risposta:
Carissima Barbara,
la quasi totalità di vitamina D viene sintetizzata a livello cutaneo; è quindi raccomandabile un’adeguata esposizione al sole. Infatti, in condizioni normali l’esposizione alla luce solare è sufficiente a garantire livelli di vitamina D accettabili, tuttavia soprattutto per sicurezza ciò che consiglio, per i bimbi dell’età di sua figlia, sono livelli di assunzione compresi tra 10 e 15 µg/giorno.
Quindi il mio consiglio è quello di far fare ai bimbi delle belle passeggiate all’aria aperta e di integrare vitamina D solo se strettamente necessario anche per evitare, a lungo andare, fenomeni di tossicità acuta o cronica (nausea, diarrea, ipercalciuria, ipercalcemia, poliuria, calcificazione dei tessuti molli, ecc) che si potrebbero verificare in seguito ad assunzione prolungata ed in dosi superiori a 50 µg/giorno.
Le ricordo inoltre che uno stile di vita alimentare vario ed equilibrato apporta, di per sé, il quantitativo vitaminico necessario. Ricordi inoltre che gli alimenti più ricchi di vitamina D sono: il fegato, gli oli di pesce, alcuni pesci marini (aringa, salmone, sardina) mentre quantità minori sono presenti nelle uova, nel burro e nel latte.
Serena giornata
Dott. Luigi Schiavo